30 anni di Espace Mont-Blanc al servizio dei territori e delle popolazioni di montagna

27 luglio 2021

L'ESPACE MONT-BLANC: 30 anni di cooperazione transfrontaliera per disegnare insieme un futuro sostenibile.

30 anni dell'Espace Mont-Blanc-Rencontres et Passages dans l’Espace Mont-Blanc - Venerdì 23 luglio 2021

Nell'ambito delle “Randonnées transfrontalières autour du Mont-Blanc”, dedicate a giovani dai 12 ai 15 anni di Francia, Svizzera e Italia, i partner e i rappresentanti istituzionali dell'Espace Mont-Blanc si sono incontrati al colle del Gran San-Bernardo per celebrare 30 anni di cooperazione transfrontaliera al servizio delle popolazioni di montagna.

Qui è avvenuto il simbolico passaggio di testimone tra i giovani escursionisti del Vallese e della Valle d'Aosta attraverso un alpenstock che farà il giro del massiccio del Monte Bianco.

Hanno preso parte alla giornata, Erik Lavevaz, Presidente della Regione Autonoma Valle d'Aosta e vicepresidente della Conferenza transfrontaliera del Monte Bianco, Eric Bianco, Capo del Dipartimento dell'Economia, del Turismo e dell'Innovazione del Cantone del Vallese e vicepresidente della Conferenza transfrontaliera del Monte Bianco, Alberto Ciabattoni, Sindaco del Comune di Saint-Rhémy-en-Bosses e Gilbert Tornare, sindaco del Comune di Bourg-Saint-Pierre. Questa iniziativa è stata l'occasione per tracciare bilancio e prospettive delle attività dell'Espace Mont-Blanc.

“Nonostante la pandemia che ci ha colpito - ha dichiarato Éric Bianco - vogliamo continuare a sviluppare progetti innovativi tra le tre regioni dell'Espace Mont-Blanc che condividono storia e cultura e devono raccogliere le sfide comuni specifiche dei territori di montagna. In questo contesto, dobbiamo continuare a lavorare alla candidatura del Monte Bianco all'UNESCO, in collaborazione con i Ministeri dell'Ambiente dei tre Paesi, al fine di prevedere o un inserimento come patrimonio mondiale, o una classificazione come "Riserva della Biosfera" o "Geopark".

Erik Lavevaz ha parlato di “30 anni di impegno per lo sviluppo sostenibile dei territori intorno al Monte Bianco; 30 anni di iniziative e progetti concreti a favore di un territorio emblematico, dove l'eccezionale patrimonio naturale e paesaggistico si unisce alla presenza di attività economiche e turistiche di rilevanza internazionale”.

Si è fatto riferimento "all'impegno comune di lunga data che ha sempre cercato un equilibrio tra protezione e valorizzazione" e "alla concretezza delle azioni dell'Espace Mont-Blanc, che ha sempre privilegiato un approccio al territorio coinvolgendo le popolazioni che vivono in questa regione di montagna, unica al mondo, di concerto con gli attori locali, in primo luogo i Comuni". Ricordata anche l'attenzione internazionale suscitata dall'Espace Mont-Blanc con riconoscimenti da parte della Commissione europea o della Convenzione delle Alpi che considerano l'Espace Mont-Blanc un laboratorio alpino di sviluppo sostenibile e le sue attività esempi di buone pratiche.

Affrontata la questione cruciale del cambiamento climatico con riferimento alle misure di adattamento per ridurre le emissioni di gas serra e alle strategie e azioni necessarie per adattarsi agli effetti del riscaldamento globale. Evocato, su questo tema, l'impegno dell'Espace Mont-Blanc ancor prima che il cambiamento climatico attirasse l'attenzione dei media e, più di recente, l'interesse del grande pubblico.

Ricordato, a questo proposito, il progetto AdaPT Mont-Blanc - Adattamento ai cambiamenti climatici nella zona del Monte Bianco, finanziato nel quadro del programma Interreg ALCOTRA Italia-Francia, con la partecipazione del Vallese e le sue realizzazioni in relazione al tema del cambiamento climatico, dal Rapport Climat all'integrazione di sette indicatori all'interno dell'Osservatorio del Monte Bianco, relativi all'impatto del cambiamento climatico nei territori dell'Espace Mont-Blanc. Inoltre, la Boîte à outils de la planification territoriale fornisce ai cittadini, agli attori locali e ai comuni buone pratiche, idee di progetti e modi di lavorare per migliorare la pianificazione e lo sviluppo. Lo sviluppo di questi tre strumenti è stato accompagnato da un processo partecipativo che ha coinvolto circa 200 persone, tra cui amministratori, tecnici, attori locali e rappresentanti di associazioni.

Nel futuro dell'Espace Mont-Blanc, nuovi progetti e sfide: da qui al 2022, la realizzazione dei progetti projets Parcours d'interprétation du patrimoine naturel et culturel” e “Parcours i-tinérants autour du Mont-Blanc”; il proseguimento delle iniziative di scambio e di cooperazione, in particolare negli ambiti dell'adattamento al cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile nelle Alpi; il proseguimento dei lavori in vista della candidatura del Monte Bianco a patrimonio mondiale dell'UNESCO.

Pays du Mont-Blanc
Vallée de Chamonix
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