Imparare il linguaggio delle montagne significa imparare a guardare più lontano, oltre l'immagine idilliaca delle Alpi che viene proposta abitualmente, superare gli stereotipi, andare oltre le apparenze e le semplificazioni.
La pressione urbana, la crescita del turismo di massa, l'abbandono delle terre, l'urbanizzazione creata dalla moltiplicazione delle infrastrutture sono minacce che sconvolgono il ritmo di vita della montagna. Se conquistare il tetto dell'Europa è un obiettivo prestigioso, gestirlo e viverci quotidianamente è una sfida più ambiziosa.
Pertanto le attività di sensibilizzazione proposte dall'Espace Mont-Blanc si collocano in una reale prospettiva di apprendimento del linguaggio della montagna e in una strategia di sviluppo sostenibile.
Turismo scientifico intorno al Monte Bianco
Due partner scientifici, il CREA Mont-Blanc e l'ARPA Valle d'Aosta, con Torgnon, comune valdostano a vocazione turistica, sono impegnati nel progetto “Tourscience”.
La ricerca in ambito ecologico può sviluppare un eco-turismo innovante e sostenibile sui siti emblematici? Tourscience si propone di realizzare quanto è necessario per soddisfare questa domanda: sviluppo di un'offerta turistica di base, formazione di guide, produzione di contenuti scientifici adatti per le diverse tipologie di pubblico, installazioni esterne, ecc.
Per un periodo di 18 mesi, nel quadro del programma Interreg Alcotra, prevede il coinvolgimento di diversi attori locali al fine di garantire la durabilità dei prodotti elaborati e la loro riproducibilità in ambiti alpini differenti.
I soggiorni pedagogici transfrontalieri intorno al Monte Bianco offrono ai giovani dei tre Paesi la possibilità di scoprire il "Tour du Mont-Blanc" accompagnati da professionisti della montagna.
La Casermetta Espace Mont-Blanc al Col de la Seigne, nella alta Val Veny di Courmayeur, sul percorso del "Tour du Mont-Blanc", è stata inaugurata il 15 settembre 2007 e da allora rappresenta un importante luogo di sensibilizzazione transfrontaliera all'ambiente, di ricerca e di studio.
Guarnigione militare durante la seconda guerra mondiale, la Casermetta è attualmente di proprietà della Regione autonoma Valle d'Aosta. Grazie ad un finanziamento europeo ottenuto nell'ambito del Programma Alcotra Francia-Italia, è stata oggetto di riqualificazione tra il 2000 e il 2006 che ha trasformato l'edificio che da luogo di conflitto ad uno spazio di incontro e di condivisione aperto ai visitatori.
Gestita da Fondazione Montagna Sicura, la struttura è aperta al pubblico da metà giugno a metà settembre. Un squadra di professionisti italo-francesi aventi competenze plurilingui è sempre a disposizione per accompagnare gli escursionisti nella visita delle installazioni informatiche e propone delle attività di sensibilizzazione alla protezione del patrimonio ambientale dell'Espace Mont-Blanc.
Aderendo alla Carta Qualità Espace Mont-Blanc, gli organizzatori di eventi si impegnano a sostenere i partecipanti nella riduzione dell'impatto sull'ambiente sia a livello locale, sia a livello globale. La Carta stabilisce i principi generali a cui riferirsi per la realizzazione e lo svolgimento dell'evento per poter accedere al marchio qualità Espace Mont-Blanc. Si appoggia su tre assi:
“The North Face® Ultra Trail du Mont-Blanc®“ , grazie all'attuazione di azioni concrete (squalifica di un concorrente in caso di inquinamento del sito, utilizzo di trasporti collettivi per seguire la corsa, limite del numero dei corridori, obbligo di restare nei sentieri delimitati, installazione di contenitori per la raccolta differenziata, utilizzo di prodotti biodegradabili, messa a disposizione di sacchi per i rifiuti, ecc.) si è visto attribuire questo marchio di qualità.
Al fine di comunicare e di creare animazione, i "Rencontres Alpines", organizzati a Sallanche e a Courmayeur, propongono conferenze e proiezioni a seconda della tematica scelta.
La rivista "Arve Nature", nata nel 1973, cambia titolo, nel 1976 , diventando "Arve Léman Savoie Nature". Nel 2007, l'associazione si scioglie e successivamente la pubblicazione è coordinata dal "Centre de la Nature Montagnarde". Nel 2000, la rivista riceve un nuovo impulso con un'edizione in quadricromia grazie ad un finanziamento concesso dal Conseil Général de la Haute-Savoie. Il suo scopo è la conoscenza delle ricchezze naturali e del patrimonio della Savoia per sensibilizzare gli abitanti ai valori del territorio.