Il massiccio del Monte Bianco, ultimo baluardo del ghiaccio

4 giugno 2021

Tra natura e cultura, i ghiacciai del Monte Bianco sono un luogo significativo per lo sviluppo scientifico.

I ghiacciai del Monte Bianco simbolo di natura e cultura

Ineguagliabile ricchezza culturale e naturale, i ghiacciai del Monte Bianco hanno giocato un ruolo indispensabile nell'evoluzione del rapporto tra l'uomo e la montagna. Fondamentali nel processo di cambiamento della rappresentazione moderna delle Terre Alte, sono di diritto alla base del progetto di candidatura del Monte Bianco a patrimonio mondiale dell'UNESCO.

Dal punto di vista naturale, l'accento è posto sull'altitudine del massiccio e sull'imponente presenza di ghiacciai che si estendono in alcuni casi fino al fondovalle in prossimità dei centri abitati; dal lato culturale, il Monte Bianco è considerato la "culla" dell'alpinismo. Come riportato nel Rapporto Espace Mont-Blanc UNESCO 2020 (documento che identifica gli elementi significativi e i risultati degli studi sui quali si basa la proposta di candidatura del Monte Bianco a patrimonio mondiale dell'UNESCO), l'attenzione dei primi turisti alpini già nel XVIII secolo si concentrava proprio sui ghiacciai e non sulle cime. 

L'inserimento del Massiccio del Monte Bianco nella lista dei siti patrimonio mondiale dell'UNESCO permetterebbe di valorizzare la qualità e la coerenza del percorso di cooperazione transfrontaliera che i territori dell'Espace Mont Blanc hanno realizzato in questi anni a favore di una realtà dal valore eccezionale. Non solo. La grande ricchezza naturale, unita alla sua accessibilità e vicinanza alle zone abitate, ha reso il Massiccio del Monte Bianco un luogo significativo anche dal punto di vista dello sviluppo scientifico.

Nell'ambito del Progetto di Cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Svizzera 2014-2020 "RESERVAQUA" di recente è stato ultimato da parte dei tecnici di Fondazione Montagna sicura l'aggiornamento del "Catasto ghiacciai" del Geoportale SCT, il portale dei dati territoriali della Valle d'Aosta che raccoglie il patrimonio cartografico della regione con informazioni, strumenti di consultazione e servizi. Inoltre, durante l'estate la Casermetta dell'Espace Mont Blanc al Col de la Seigne sarà il centro di atelier tematici sul tema dell'acqua.

In termini di sviluppo della glaciologia e della climatologia, il Monte Bianco rappresenta un'area di grande interesse per la ricerca di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici. Come sottolineato nella relazione presentata da Fondazione Montagna sicura al dibattito pubblico “Monte Bianco Patrimonio UNESCO?” (Courmayeur 7 giugno 2018) il Monte Bianco costituisce una particolarità geologica unica nelle Alpi. Grazie alle alte quote che si estendono su un'area consistente del Massiccio, sarà possibile, infatti, preservare gli ambienti glaciali e periglaciali che a causa dei cambiamenti climatici sono destinati a scomparire su altri massicci dalle quote inferiori.

Gli studiosi dell'International Union for Conservation of Nature (IUCN) nello studio intitolato “Disappearing World Heritage glaciers as a keystone of nature conservation in a changing climate”, hanno inventariato per la prima volta tutti i ghiacciai presenti nei siti naturali patrimonio mondiale dell'UNESCO. Si tratta di 19mila ghiacciai che si estendono in 46 siti situati in tutto il mondo. Ne hanno analizzato la recente evoluzione, le condizioni attuali con proiezioni del loro volume nel corso del 21° secolo.

Gli autori hanno previsto entro il 2100 lo scioglimento dei ghiacciai in 21 dei 46 siti in uno scenario di alte emissioni. Anche considerando uno scenario di basse emissioni, 8 dei 46 siti potrebbero essere privi di ghiaccio entro il 2100. Secondo lo studio - a seconda dello scenario di emissioni – sempre entro il 2100 è prevista, inoltre, una perdita dal 33% al 60% del volume totale di ghiaccio presente nel 2017.

“Per preservare i ghiacciai iconici che si trovano nei siti del patrimonio mondiale dell'UNESCO – aveva sottolineato Jean-Baptiste Bosson, autore principale dello studio e membro della Commissione mondiale sulle aree protette dell'IUCN -  abbiamo urgente bisogno di vedere tagli significativi nelle emissioni di gas serra. Questo è l'unico modo per evitare il declino duraturo e irreversibile dei ghiacciai e le relative importanti conseguenze naturali, sociali, economiche e migratorie".

L'iscrizione del Monte Bianco nel Patrimonio mondiale dell'UNESCO come “paesaggio culturale” consentirebbe quindi anche di richiamare l'attenzione sulla necessità di conservare questo patrimonio e di adottare politiche sostenibili, potendo attingere ad informazioni scientifiche ancora maggiori sull'impatto e l'efficacia delle azioni messe in atto anche a fronte del grande tema del surriscaldamento globale e dei suoi effetti.

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