16 dicembre 2021
L’Espace Mont-Blanc citato nelle politiche strategiche dei due Paesi
L'Italia e la Francia hanno formalizzato, con la firma il 26 novembre scorso del “Trattato tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Francese per una cooperazione bilaterale rafforzata”, il loro impegno congiunto su numerosi temi, tra cui la lotta al cambiamento climatico. Il tema degli effetti del surriscaldamento globale, si presenta come una delle priorità per le due nazioni che si definiscono “determinate a combattere il cambiamento climatico e a preservare la biodiversità; convinte che i progressi economico, sociale e ambientale siano indissociabili; e consapevoli che la sicurezza e la prosperità delle nostre società richiedano un'azione urgente per salvaguardare il nostro pianeta”. All'Arco alpino è dedicata una sezione specifica “nella convinzione che, particolarmente toccato dal riscaldamento climatico - si legge - meriti una stretta cooperazione e un forte coinvolgimento dei due Paesi”. L'ambiziosa agenda bilaterale si impegna a seguire come direttrici uno sviluppo sociale sostenibile e inclusivo. In relazione ai cambiamenti climatici, l'impegno è rivolto al raggiungimento della neutralità climatica, alla protezione della biodiversità e delle risorse naturali in particolare nel Mediterraneo e sulle Alpi, allo sviluppo di una mobilità sostenibile sostenendo prima di tutto “l'integrazione delle politiche ambientali locali, regionali, nazionali ed europee relative alle aree naturali protette. L'Espace Mont-Blanc è citato nelle politiche strategiche dei due Paesi nell'asse 6.6 del Programma di lavoro italo-francese (Favorire l'adattamento al riscaldamento climatico e la protezione della biodiversità nelle Alpi) e non solo quindi tra le iniziative di cooperazione transfrontaliera riportate nelle parti successive del programma, in particolare nell'asse 10. Qui viene fatto di nuovo riferimento all'Espace Mont-Blanc insieme ad EUSALP, ai Programmi di Cooperazione territoriale europea (CTE/INTERREG), i Programmi MED (in area marittima), Spazio Alpino e ai singoli progetti da sostenere attraverso operazioni di pianificazione incorporando le buone pratiche e creando soluzioni sostenibili a favore dei cittadini. Per l'Espace Mont-Blanc insieme alla Conférence des Hautes Vallées emerge anche la possibile costituzione in gruppi europei di cooperazione territoriale (GECT) così da dotare queste forme di cooperazione di un importante riconoscimento anche dal punto di vista giuridico.