Nuovi prodotti per le residenze giornalistiche del PITER PARCOURS

8 novembre 2021

Tra le pubblicazioni più recenti la prima edizione di “Boule de neige”, il giornale del Liceo Linguistico di Courmayeur.

Gli studenti del Liceo Linguistico di Courmayeur nei pressi del rifugio Bertone

Boule de neige, il nuovo giornale del Liceo Linguistico di Courmayeur

“Per la prima volta, ci siamo sentiti liberi!”

Sono emozionanti le parole pronunciate dai ragazzi del Liceo Linguistico di Courmayeur non appena arrivati al rifugio Bertone, a circa 1h30 di cammino a partire dalla località Villair Superiore a Courmayeur, in un luogo simbolico, al cospetto del massiccio del Monte Bianco. A quasi due anni dall'inizio della pandemia, i ragazzi hanno dimenticato per qualche ora il peso della crisi sanitaria e lo hanno raccontato sul primo numero della rivista del Liceo, “Boule de neige” il suo nome, che oltre ai reportage ospita interviste, tutte realizzate dagli studenti, ad amministratori e professionisti della montagna che hanno offerto il loro punto di vista sugli effetti della pandemia sul loro lavoro e sul futuro della montagna. L'attività è stata sviluppata grazie al Progetto “Parcours Civique et Professionnel en Montagne”, compreso nel PITER PARCOURS, finanziato dal Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia - Francia Alcotra 2014/2020, che ha come obiettivo la promozione di una cittadinanza attiva tra i giovani dei territori transfrontalieri e che coinvolge gli alunni in modo concreto, incoraggiandoli a pianificare la loro carriera e stimolando azioni civiche. Nello specifico, questo Progetto consiste nella realizzazione di “residenze giornalistiche transfrontaliere” in scuole, medie e superiori, dell'Alta Savoia e della Valle d'Aosta. Gli alunni sono invitati a diventare attori dell'informazione su tematiche che riguardano la scuola e il territorio, raccogliendo informazioni, organizzando interviste e reportage. “Boule de neige” è un esempio dei risultati degli atelier organizzati dal 2018. Il Progetto coinvolge giornalisti, professionisti del settore, insegnanti e enti che a vario titolo perseguono insieme l'obbiettivo di far diventare i ragazzi testimoni diretti del loro territorio, delle dinamiche in atto e delle loro conseguenze nell'ottica di promuovere un'identità europea. La pandemia trova uno spazio rilevante ma le produzioni dei ragazzi trattano ad ampio spettro molteplici tematiche sociali, economiche e culturali. Alcuni esempi: Gli studenti del Collège Samivel di Bonneville hanno indagato il tema dell'integrazione con interviste a giovani ragazzi di origine straniera da poco arrivati in Francia ma hanno voluto sapere di più anche sulle implicazioni della presenza del lupo nei territori in cui abitano. Al Collège Geneviève Anthonioz De Gaulle di Cluses sono state ricercate, invece, le ragioni di una significativa presenza di cittadini inglesi che si trasferiscono a Chamonix analizzando anche come la Brexit possa influenzare le loro vite. Sotto la lente di ingrandimento dei giovani reporter anche il distretto della Vallée de l'Arve, specializzato nelle attività di tornitura o ancora l'interessante indagine “Comment tu parles à ta mère?”. Tra i temi trattati anche il rispetto dell'ambiente e i rischi in montagna legati al cambiamento climatico. Solo durante il primo anno di Progetto sono stati raggiunti 1.050 studenti, 840 dei quali hanno contribuito ai 125 contenuti giornalistici pubblicati sul sito We Report Atelier in continuo aggiornamento.

Gli studenti del Liceo Linguistico di Courmayeur in cammino verso il rifugio Bertone

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