La Conférence transfrontalière Mont-Blanc riunita per la prima volta in videoconferenza

29 marzo 2021

All’ordine del giorno la candidatura del Monte Bianco all'UNESCO, i progetti transfrontalieri, la nuova programmazione dei fondi europei

CTMB 29 mars 2021

Dopo aver atteso invano, nel 2020, che le condizioni sanitarie permettessero di programmare un incontro in sicurezza e nel rispetto delle regole di distanziamento interpersonale, lunedì 29 marzo 2021 una quarantina di partecipanti tra membri effettivi, osservatori e invitati hanno preso parte, in videoconferenza, alla Conférence transfrontalière Mont-Blanc. Co-presieduta dai suoi tre Vicepresidenti Chiara Minelli, Eric Fournier e Eric Bianco, la riunione aveva un ordine del giorno piuttosto corposo, dal momento che le attività dell'Espace Mont-Blanc sono proseguite anche durante il periodo della pandemia.

I partecipanti si sono anzitutto confrontati sul progetto di candidatura del Monte Bianco a Patrimonio mondiale dell'Umanità come "Paesaggio culturale", esaminando i risultati dello studio affidato dall'Espace Mont-Blanc a un'équipe di esperti svizzeri, francesi e italiani. Completato nel 2020 e basato sulla specificità della relazione intrecciatasi proprio nel massiccio tra gli esseri umani, la montagna e l'alta montagna nel corso dei secoli, il documento sviluppa un'analisi rigorosa, metodica e esaustiva degli attributi atti a giustificare il Valore Universale Eccezionale del Monte Bianco secondo i criteri UNESCO. La proposta di candidatura è focalizzata essenzialmente sulle caratteristiche del Monte Bianco come territorio simbolico e rappresentativo del paesaggio alpino. Il Rapporto tecnico, approvato dal Comité Exécutif nel mese di luglio 2020è stato inoltrato ai servizi responsabili per l'UNESCO di Francia, Svizzera e Italia, chiamati ad esprimere il proprio parere visto che la decisione di sottoporre le candidature alla Commissione UNESCO appartiene agli Stati. Nel caso del Monte Bianco, è stato ricordato il 29 marzo scorso, per poter avviare l'iter di candidatura è necessario anzitutto che i tre Paesi inseriscano il sito del Monte Bianco nelle rispettive Liste propositive come “Paesaggio culturale”.

I Vicepresidenti della Conférence transfrontalière Mont-Blanc hanno quindi relazionato in merito ai riscontri avuti da Roma, Parigi e Berna su questo dossier. Incontrati nel gennaio scorso, i servizi italiani - Comitato nazionale UNESCO, Ministero della Cultura e Ministero dell'Ambiente – che avevano già messo in rilievo le difficoltà delle candidature transnazionali e le complessità istruttorie della tipologia “Paesaggio culturale”, hanno rimarcato la qualità del lavoro svolto a livello transfrontaliero. La Regione autonoma Valle d'Aosta è stata quindi invitata a completare questa fase tecnica preliminare con la predisposizione, d'intesa con il partenariato dell'Espace Mont-Blanc, di una prima bozza del “Formulario di proposta della lista indicativa per le future candidature transnazionali e transfrontaliere” che servirà come base per aprire una fase di confronto tra i tre Stati. I servizi tecnici francesi, e segnatamente il Ministero della Cultura e il Ministero per la Transizione ecologica, hanno anch'essi sottolineato l'interesse del Rapporto, esprimendo però forti riserve in merito alla fattibilità della candidatura. I punti deboli sono stati individuati nella difficoltà di caratterizzare in maniera omogenea il territorio transfrontaliero in esame, nella coerenza del perimetro, ancora da definire, e anche in una sovrapposizione di label con quello dell'Alpinismo Patrimonio immateriale dell'UNESCO, attribuito nel 2019. Per la Svizzera, era già stato indicato che la Confederazione aggiorna la sua Lista indicativa ogni 10 anni e che non sono previste revisioni prima del 2026. Dopo aver analizzato il Rapporto, l'Ufficio federale della Cultura, d'intesa con l'Ufficio federale dell'Ambiente, hanno  osservato che, se il documento mette in evidenza il valore considerevole - tanto dal punto di vista naturale che culturale – e transnazionale del massiccio del Monte Bianco, il suo carattere universale e eccezionale non risulta tuttavia dimostrato.  La raccomandazione formulata, sia dai servizi svizzeri che da quelli francesi, è di proseguire le riflessioni sulla tutela di questo patrimonio e di considerare altri formati o possibilità di valorizzazione, come ad esempio il Geoparco, il MAB – Riserva della Biosfera, o altri ancora.

Dopo discussione, i membri della Conférence transfrontalière Mont-Blanc, consci della crescente complessità che contraddistingue oggi le candidature al Patrimonio mondiale, hanno condiviso il principio di proseguire le azioni comuni finalizzate ad ottenere un riconoscimento internazionale del territorio emblematico del Monte Bianco. Da una parte, si lavorerà per accogliere i suggerimenti  formulati dai servizi tecnici nazionali e eliminare i punti deboli del dossier, e dall'altra l'obiettivo sarà convincere le istanze nazionali e internazionali delle validità del progetto di candidatura proposto.

La Conférence è poi proseguita con lo stato di avanzamento dei progetti Interreg Alcotra realizzati dal partenariato dell'Espace Mont-Blanc : « Adapt Mont-Blanc » incentrato sul tema dei cambiamenti climatici, ormai concluso, e i due progetti del Piano Integrato Transfrontaliero « Parcours », e cioè « Parcours d'interprétation du Patrimoine naturel et culturel », coordinato dalla Communauté de Communes Pays du Mont-Blanc e « Parcours i-tinérants autour du Mont-Blanc » il cui capofila è l'Unité de Communes valdôtaines Grand-Combin.  In seguito, è stato fatto il punto sulla programmazione dei fondi europei 2021-2027, e in particolare sui Programmi di cooperazione territoriale europea  che interessano da più vicino i territorio intorno al Monte Bianco: Interreg Italia-Svizzera, Interreg Svizzera-Francia e Alcotra Francia-Italia.

Infine, ricordato che il 25 ottobre 2021 sarà il trentennale della creazione dell'Espace Mont-Blanc, i Vicepresidenti hanno formulato l'auspicio che la situazione sanitaria permetta di poter celebrare questo anniversario riunendo il partenariato in presenza.

Pays du Mont-Blanc
Vallée de Chamonix
Région Autonome Vallée d'Aoste
Canton du Valais
Conseil Savoie Mont Blanc
République Française
Union Européenne
Alcotra
Repubblica Italiana
Confédération Suisse