Oltre 60 partecipanti al primo Café Citoyen del progetto "Parcours d'interprétation"

13 novembre 2019

Sarriod 2

Bilancio positivo per il primo Café Citoyen, inserito nel quadro delle azioni del progetto Parcours d'interprétation du patrimoine culturel e naturel, finanziato dal programma di Cooperazione transfrontaliera Italia – Francia Alcotra 2014/20 e compreso nel PITER PARCOURS, che si è tenuto presso il Castello Sarriod de la Tour di Saint-Pierre il 7 novembre 2019.

Ad aprire l'incontro sono stati i saluti del Sindaco del Comune di Saint-Pierre, Paolo Lavy, e del Presidente di Fondazione Montagna sicura, Guido Giardini, soggetto attuatore per il partner Unité des Communes valdôtaines Valdigne-Mont-Blanc. 

Oltre 60 persone hanno preso parte all'appuntamento che ha presentato il tema del paesaggio culturale e della sua evoluzione intorno al Castello Sarriod de la Tour di Saint-Pierre, all'interno di un processo di valorizzazione, di promozione e messa in rete dei territori dell'Espace Mont Blanc e della loro identità culturale e naturale. L'incontro bilingue, nella sua dimensione transfrontaliera, ha visto alternarsi relatori quali il dott. Cesare Micheletti, architetto esperto in architettura del paesaggio e governance dei territori alpini, che ha contestualizzato, attraverso quattro tappe, il tema dell'incontro declinando il significato di paesaggio culturale e naturale oggi. A seguire la dott.ssa Cinzia Joris, archeologo e presidente della Società di storia valdostana e archeologia, ha presentato alla platea un interessante viaggio nel tempo e nelle culture della storia per spiegare come il rapporto tra cultura e natura sia stato sempre alla base dello sviluppo del territorio, per arrivare all'approfondimento del sito Castello Sarriod de la Tour, inserito nel suo contesto storico e territoriale. A chiudere l'incontro è stato il professor Emmanuel Reynard, ricercatore presso l'Università di Losanna, Institut de géographie et durabilité, che ha richiamato lo sviluppo del paesaggio viticolo vallesano, patrimonio e risorsa turistica in mezzo alle montagne, con richiami e similitudini tra i territori intorno al Monte Bianco e quindi alla Valle d'Aosta. Il pomeriggio si è chiuso con la visita guidata al Castello e con una degustazione di prodotti tipici del territorio valdostano tra vini locali e del Vallese.

L'evento è stato organizzato anche grazie al contributo della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Regione Autonoma Valle d'Aosta.

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